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LA DERMATITE ATOPICA SI PUÒ CURARE E GUARIRE

  • degiacomop
  • 8 giu 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

La dermatite atopica (o eczema atopico) è la più comune malattia infiammatoria della pelle. Colpisce il 15-20% dei bambini e provoca prurito talvolta così intenso da impedire di studiare, dormire, concentrarsi. Nelle forme dell’adulto in un terzo dei casi effettivamente si ha un esordio in età adulta, mentre i due terzi sono una fastidiosa “eredità” dell’infanzia.


È una patologia infiammatoria della cute, non contagiosa e ad andamento cronico, che causa xerosi (secchezza cutanea), vescicole ed eruzioni su aree più o meno estese del corpo, accompagnate da un prurito molto intenso.


A soffrire di dermatite atopica sono soprattutto i bambini. Nei piccoli la dermatite colpisce solitamente le parti convesse del corpo (pieghe dei gomiti e delle gambe o dietro le orecchie), ma, fortunatamente, nella maggior parte dei casi regredisce con la pubertà, quando il sistema immunitario è completamente assestato. La dermatite atopica negli adulti: le manifestazioni compaiono prevalentemente su parti molto visibili come la nuca, il collo, il décolleté, ma anche il viso. La pelle, sempre più disidratata, piano piano tende a squamarsi, determinando una forte sensazione di prurito che a volte non lascia dormire.


Nella cura per la dermatite atopica è fondamentale l'utilizzo quotidiano di emollienti topici (creme idratanti e oli da bagno specifici per atopici) al fine di ricostituire il film idrolipidico di protezione. In fase acuta, quando è necessario spegnere l’infiammazione e alleviare il prurito, che può diventare davvero insopportabile, la terapia d’attacco per la dermatite atopica è generalmente cortisonica, sotto forma di crema. Solo in presenza di complicazioni infettive viene associata anche una terapia antibiotica. Talvolta vengono usati immunosoppressori topici come il tacrolimus, che però non è ben tollerato da tutti. Nella fase intermedia (quando i sintomi iniziano a regredire) si possono provare terapie diverse, sempre sotto controllo medico, come la fototerapia (raggi Uvb a banda stretta, due-tre volte alla settimana) o il laser a eccimeri (una volta alla settimana).


Nelle forme moderate severe è necessaria una terapia sistemica di basa sull’utilizzo di farmaci ad azione immunosoppressiva.


Gli immunosoppressori sistemici, come la ciclosporina, il micofenolato, il metotrexato e l'azatioprina, inibiscono la funzione delle cellule T quindi sono indicati in caso di dermatite atopica estesa, persistente o invalidante, che non si riduce con la terapia topica e con la fototerapia. Il loro uso deve essere bilanciato con il rischio di effetti avversi, in particolare con l'uso a lungo termine.


A volte però queste terapie sistemiche tradizionali falliscono il loro obiettivo, pertanto è necessario ricorrere a terapie sistemiche biologiche che hanno rivoluzionato i’approccio terapeutico alla dermatite atopica in termini di miglioramento della qualità di vita e di guarigione


L’immunopatogenesi della dermatite atopica è stata delineata meglio e ciò ci fornisce bersagli biologici più specifici per la terapia. L’obiettivo è quello di migliorarne l’efficacia e di ridurre al minimo gli effetti avversi.


Sono ormai utilizzati diversi farmaci: Dupilumab o Tralokinumab che sono anticorpi mono clonali e somministrati sottocute con frequenza bisettimanale, e Upadacitinib, Abrocitib che sono farmaci JAK inibitori e sono somministrati per via orale.


In conclusione la dermatite atopica oggi è curabile ed è possibile ottenere un miglioramento della qualità della vita fino alla alla guarigione in circa 8-9 persone su 10.

 
 
 

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